STORIA DELL'ISTITUTO A ROMA

Storia dell’Istituto a Roma

La Casa Generalizia è la sede del Governo Centrale dei Fratelli delle Scuole Cristiane e la casa principale. In essa sono concentrati la direzione religiosa e pedagogica della congregazione, i rapporti con le autorità civili ed ecclesiastiche e, nei suoi archivi, sono conservate la sua storia e le biografie di tutti i suoi membri.
La Casa ha avuto sedi diverse; dalla sua costituzione fino al 1904 l’Istituto è stato in Francia. L'esodo dei Fratelli dalla Francia, era già iniziato nel 1881 con le leggi secolari di Jules Ferry che fu generale dopo la soppressione legale dell'Ordine in Francia il 7 luglio 1904. A quell’epoca l'Istituto contava 15.457 Fratelli, di cui 10.651 proprio in Francia. Alcuni documenti furono bruciati per paura della possibile persecuzione del governo francese verso i Fratelli, e la Casa Generalizia fu trasferita a Lembecq-les-Hal in Belgio.
Infine, nel 1936, la Casa Generalizia si stabilisce definitivamente a Roma, esaudendo il desiderio di S. Giovanni Battista de La Salle, di avere una casa vicino a quella del Santo Padre.

Sedi della Casa Generalizia
dei Fratelli delle Scuole Cristiane

1717-1771: Manoir de Saint-Yon, faubourg Saint-Sever, vicino a Rouen
1771-1780: Parigi, Maison du Saint-Esprit, rue Neuve Notre-Dame-des-Champs
1780-1792: Melun, Casa del Santo Bambino Gesù, rue Saint-Ambroise
1795-1804: Roma, Place du Saint-Sauveur
1804-1821: Lione, Maison du Petit-Collège, place du Petit-Collège
1821-1847: Parigi, Maison du Saint-Enfant-Jésus, 185 rue du Faubourg-Saint-Martin
1847-1905: Parigi, Maison Saint-Joseph, 27 rue Oudinot. Ex Hôtel de Montmorin, ora Ministero dell'Oltremare
1905-1936: Lembecq-lez-Hal (Belgio), Maison Saint-Joseph
dal 1936: Roma, Maison Saint-Jean-Baptiste-de-La-Salle, 476, Via Aurelia

Il 6 agosto del 1934 fu acquistato dai Fratelli un vasto terreno su via Aurelia a tre km dal Vaticano. I lavori di costruzione della Maison Mere furono iniziati l’anno successivo.

La Casa Generalizia è stata presente a Roma due volte nella storia: la prima presso la scuola di San Salvatore in Lauro (1795-1804), e poi come sede definitiva dal 1937 in Via Aurelia.

«Il 2 marzo 1935, senza particolari celebrazioni, e alla presenza di un gruppo di Fratelli e di personalità, Sua Eccellenza Monsignor Carlo Cremonesi, Arcivescovo Titolare di Nicomedia, Cameriere segreto di Sua Santità e in seguito Cardinale, pose la prima pietra di ciò che diventerà il corpo principale della nuova Casa Generalizia a Roma, la cui costruzione prenderà circa di 15 mesi» (Maurice Hermans: “La Casa Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane: 50 anni di storia”. Edizione speciale per il 50º anniversario, 26 gennaio 1987, p. 5).

L'Istituto, edificato tra il 1935 e 1936, viene inizialmente intitolato Casa San Giuseppe, in onore del Santo Patrono protettore dell'Istituto.

Il 21 settembre 1936, la vita comunitaria iniziò ufficialmente nella nuova Casa, anche se non era ancora completamente finita.

Essendo sede dell'amministrazione e del governo, il Superiore Generale e il Régime dell'Istituto si trasferirono, insieme ai Fratelli dei Servizi Generali, da Lembecq-le-Hal (Belgio) a Roma tra giugno e ottobre 1936.

La Casa Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane fu costruita a ritmo frenetico dallo Studio Passarelli tra il settembre 1935 e il dicembre 1936.

Le cronache del tempo diedero molto risalto all'avvenimento, soprattutto la dettagliata circolare della Traslazione n. 296 del 19 marzo 1937 dell'allora Superiore Generale Fr. Junien-Victor.

Nel 1937, provenienti da Lembecq-Lez-Hal, arrivarono nella nuova Casa Generalizia di Roma le reliquie del Santo Fondatore Giovanni Battista de La Salle dopo un viaggio effettuato nell'anonimato attraverso i Paesi dell'Europa Centrale. Ma appena varcato il confine italiano a Chiasso (Como) le reliquie, per volontà del Beato Card. Ildefonso Schuster, ricevettero un'accoglienza trionfale prima nel Duomo di Milano e poi a Vercelli, Biella, Torino, Genova, Massa Carrara … sostando nei vari Istituti dei Fratelli. In ultimo, le reliquie giunsero a Roma.

Nel gennaio 1937, il santuario principale della Casa ricevette le reliquie di San Giovanni Battista de La Salle. Successivamente...

il 17 ottobre dello stesso anno, la Scuola San Giovanni Battista de La Salle iniziò la sua attività nei nuovi locali, situati all'estremità nord-est della proprietà accanto a via Boccea.

21 Settembre 1936 - Inizio della vita di comunità nella Casa San Giuseppe, Via Aurelia 202 (nel 1951, sarà la Casa San Giovanni Battista de La Salle, Via Aurelia 476).

“Il 21 settembre 1936 segna l’inizio della vita comunitaria nella Casa di Via Aurelia. Un primo gruppo di Fratelli inizia ad abitarvi: fanno esercizi spirituali, prendono i pasti. Il giorno successivo assistono alla prima Messa celebrata nella cappella del Secondo Noviziato. La prima sessione di nove mesi si aprirà il primo ottobre …” (cf. Maurice Hermans: “La Casa Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane: 50 anni di storia” . Edizione speciale per il 50° anniversario: 26 gennaio 1987, p. 5-6).

L'Istituto, con una semplice impostazione architettonica attraverso la suddivisione in porticati, rispecchia a pieno un momento artistico identificabile come il ritorno all'ordine, figlio di un’Italia fascista, la cui maestosità e il cui equilibrio contraddistinguono un linguaggio già presente in altri edifici come Il Palazzo della civiltà italiana e il Palazzo dei Congressi, nei quali la simmetria e la geometria rielaborano l’architettura classica. I lavori, iniziati nel 1935, si concludono in soli due anni, frutto di estenuanti sforzi compiuti dallo Studio Passarelli, e il 21 settembre 1936 la vita comunitaria può finalmente avere inizio.

All'inizio del 1939, la comunità dei Fratelli sulla Via Aurelia viveva su una superficie di circa 25 ettari, provvedendo alla propria sopravvivenza, costruendo il mobilio di cui aveva bisogno e arredando le stanze con quanto riportato dal Belgio.

Il loro Cardinale protettore fu Eugenio Pacelli, che il 2 marzo di quell'anno fu eletto Papa e prese il nome di Pio XII.

Durante la seconda guerra mondiale, nel febbraio del 1941, la Casa divenne ospedale militare dell'esercito italiano con la presenza di duecentocinquanta ufficiali e cinquecento sottoufficiali. Con l'incalzare del conflitto mondiale, il 26 febbraio 1941 la Casa Generalizia si trasforma in Ospedale San Giuseppe, con un’inaugurazione alla quale partecipano 250 ufficiale e 500 sottoufficiali dell'esercito italiano e numerosi feriti di guerra.

L’intera comunità dei Fratelli della Casa Generalizia sita a Roma, in via Aurelia 202 (oggi 476), mette a disposizione le proprie strutture per offrire riparo e cure ai feriti di guerra. Dal 1940, proprio quei Fratelli, che allo scoppio del conflitto in Italia non abbandonarono l’Istituto, vengono appellati “Carissimi”, in segno di gratitudine e riconoscenza per la loro abnegazione nell’assistere i feriti.

Dopo solo due mesi dalla sua creazione, la struttura cambierà il suo nome da Ospedale San Giuseppe in Primo Centro Mutilati del Piemonte. Il 4 marzo dello stesso anno il futuro re d’Italia, Umberto II di Savoia, visita i feriti della Casa.

l 16 aprile 1941, la Principessa del Piemonte, Maria José, inaugura solennemente il Centro di Raccolta dei Mutilati Principessa del Piemonte, chiamando gli infermi degenti di guerra. La Principessa viene ricevuta dalle alte autorità militari, civili e religiose.

Il 12 giugno 1941 l'Istituto riceve la visita di Benito Mussolini, che in quell’occasione conversò con le autorità e i soldati. L’evento godette di grande risonanza, complice la propaganda fascista che impiegò foto dei soldati feriti assieme al duce. Comunque, a prescindere da contingenze storiche e ingerenze politiche, Istituto non fece mai mancare la solidarietà e la vicinanza a coloro che avevano subito la guerra.

Nel 1944 il Centro Mutilati divenne Feld-lazarett, ovvero un ospedale da campo del Terzo Reich, e fu occupato dai feriti dell'esercito tedesco per poi, nello stesso anno, diventare il 48th British General Hospital

L'Istituto riceve il 5 ottobre 1943 la protezione della Santa Sede: il Fratello segretario Francois de Marie riceve il documento ufficiale dal Cardinale Louis Maglione, segretario di Stato di Sua Santità papa Pio XII, ribadendo la neutralità della Casa generalizia.

La collaborazione coscienziosa di CCFF. Angelo, Franziskus, Olivier e Robert, nell'Ufficio informazioni organizzato in Vaticano, attirano sulla Casa Generalizia, la stima e la benevolenza della Curia pontificia: vantaggio inestimabile "(AMG, EA 135-2, n. cartella. 2,1-13, p. 8).

Quando il 4 giugno le truppe alleate inglesi fanno ingresso a Roma, l’Istituto è deserto e il caos regna sovrano, a causa dei frequenti saccheggi di quel periodo da parte di molti uomini alla ricerca di cibo e fonti di sostentamento. Il giorno successivo, un nutrito gruppo di truppe alleate raggiunge all’alba la Casa Generalizia, trovando i Fratelli pronti ad accogliere altri nuovi e bisognosi feriti: ascoltata la loro storia e visitate le strutture, la decisione è quella di lasciare alla Casa la sua funzione di ospedale, ribattezzato con il nome di 48' British General Hospital. Nei giorni successivi arrivano i primi pazienti britannici, e la convivenza italo-inglese all’interno dell’Istituto durò circa 16 mesi, fino al 12 ottobre 1945.

Soltanto nel maggio del 1945 la casa ritornò ai Fratelli delle Scuole Cristiane.

I Fratelli, testimoni di questa tragedia tutta umana, hanno raccolto e conservato in un archivio tutte le esperienze, i racconti, le vicende di quegli anni, al fine di trasmettere questo patrimonio di umanità, di solidarietà, di fratellanza, così come di dolore di tutti i protagonisti di un passato storico. L’organizzazione dei ricordi non poteva prescindere, per i Fratelli, dal dover alimentare questo lavoro di memoria. Troviamo nei "frammenti" di Fratel Donato, così come nella conferenza di Fratello Benedetto, le esperienze arricchite da immagini, reminiscenze, in cui i ricordi riaffiorano e trovano nuova vita.

La memoria dei Fratelli

La memoria del Fratello Benedetto, terminata nel 1947, restituisce un passato ancora presente in questi scritti, densi di solidarietà, coerenza e amore fraterno, in cui i Fratelli non hanno mai manifestato risentimento. Emerge una Comunità sempre al servizio di una umanità bisognosa di riconciliarsi con il mondo, desiderosa di tornare a vivere un'esistenza di pace e armonia. Nella Casa Generalizia tutti i soldati, sotto ogni bandiera o credo, hanno potuto ritrovare quel rifugio e umanità che mancava intorno a loro mentre all'esterno infuriava la guerra. I ricordi dei Fratelli, accessibili grazie all'archivio, sono ancora oggi un simbolo di sofferenza e speranza, di fratellanza e rispetto, un monito per tutte le generazioni avvenire nel confronto e nell'accettazione dell'alterità e del bisogno.

L’11 maggio 1945, al termine della guerra, la casa torna definitivamente ad essere proprietà dei Fratelli delle Scuole Cristiane e da ‘Casa San Giuseppe’ diventa Casa Madre.
Nel 1946 riprendono le attività, con un Capitolo Generale e l’accoglienza dei pellegrini per l’Anno Santo del 1950.
Il 1951 è l’anno della consacrazione della cappella a S. Giovanni Battista de La Salle.

L’istituto dal dopo guerra ad oggi

Nel marzo del 1979 Madre Teresa di Calcutta visita la Casa, invitata a parlare durante l’incontro del CIL (Centro Internazionale Lasalliano, un tempo chiamato Secondo Noviziato), dell’importanza della vocazione di Fratelli.

l nuovo Santuario viene inaugurato nel 1980. Mentre nel 1981 la Sala del Fondatore diventa Museo e la Casa riceve la visita illustre di Papa Giovanni Paolo II .

Check our fanpages: